I LUOGHI DEGLI ANTENATI

Se vogliamo escludere gli albori leggendari della stirpe, che videro Praeneste, l’attuale Palestrina, vicino a Roma, terra della Gens Anicia, e la stessa Roma, luogo di origine dei Pierleoni, possiamo considerare Prato come luogo di partenza della stirpe dei Leoni che mi appartiene.

Anche se fosse confermata l’origine dei Leoni dai Pierleoni determinata dalla presenza di Uguccione Pierleoni (=Leoni) nel 1213 a Firenze, si deve tener presente che le grandi famiglie dell’epoca erano viste come “entità sfuggenti” che si muovevano tra le città ed il territorio con molta frequenza, quindi l’ipotesi di spostamenti tra le due città limitrofe tra il 1100 ed il 1300 potrebbe risultare verosimile.

Da Prato, il membro della mia famiglia Gabriello Leoni, si trasferì a Firenze nel 1425, in cui visse nella parrocchia di San Piero Maggiore. Con Francesco “Cecchino” Leoni, nato a Firenze nel 1503 e morto a S.Martino di Premilcuore il 15 giugno 1591, la famiglia si spostò nel podere Monte Arsiccio, mentre gli altri quattro insediamenti furono Canova, Casone, Montalto Vecchio e Bargi.

Quest’ultimo, probabilmente, fu il primo in assoluto ad essere abitato dai Leoni, o almeno il più importante, poiché ancora oggi è noto come “Casa Leoni”.

(migrazioni dei Leoni dall'antica Palestrina, ove vissero i Pierleoni, fino a Genova, nel ramo di Luigi fu Francesco, nato nel 1865)

Dal 1600 tutti i componenti della originale famiglia Leoni andarono distribuendosi in decine di poderi, dapprima nell’area di Premilcuore, in seguito alcuni rami verso San Benedetto, quindi Tredozio e Marradi, altri verso Portico, altri ancora verso Rocca San Casciano ed infine Galeata.

Tutti erano comunque all’interno dell’originale Circondario di Rocca San Casciano. Il quadro che si presenta nel secolo XIX è altamente complesso, ma i vari livelli della mia ricerca sono riusciti a ricomporne l’intero mosaico. Il ramo che mi appartiene ha come filo conduttore i seguenti luoghi: Monte Arsiccio – Monte di Sopra – Montale – Forno – Casalabate.

I Leoni di San Benedetto si stanziarono invece tra i poderi di Pian di Luciano, Caprile, Scarpigna, Casa Vanello, Pian della Posta.

(il podere di Pian di Luciano in una foto del 2014)

Per avere idea della collocazione territoriale dei vari insediamenti, è doveroso mostrare la mappa della zona, da me ricostruita:

I nove dei diciotto figli di Francesco Leoni e Fortunata Gherardi si trasferirono poi, nel XX secolo nelle più svariate località italiane ed estere: Firenze (Artemisia,1860), Londra - San Godenzo (Giovanni Olinto,1861), La Spezia – Genova (Luigi,1865), Imola (Rosa Lucia, 1869), Russi (RA) – Roma (Gaudenzio, 1872), Ravenna (Lucia, 1873), San Godenzo (Virgilio, 1876), Fucecchio (FI) (Elisa, 1879).

Solo il primogenito Antonio (1856) rimase a Portico per tutta la vita. Oggi gli innumerevoli discendenti si trovano distribuiti ovunque, dalla Lombardia, la Liguria, il Lazio, la Toscana, alla Francia ed Inghilterra.

La Comunità di Portico, la sua storia e le sue antiche immagini sono ampiamente descritti nell'ottimo libro di Piero Farolfi, "Portico di Romagna e l'Alta Valle del Montone":

 

All'interno del libro, nella foto datata 12 luglio 1891, si scorgono almeno tre personaggi della stirpe Leoni di Portico, evidenziati nell'ìmmagine sottostante:

(qui il link alla pagina del libro)

La collocazione di Gaudenzio, Antonio e Francesco Leoni è indicata nella schema genealogico alla sezione "albero" del presente sito.